Nel 1812 nasce l’astronomo tedesco Johann Galle, fu il primo astronomo ad osservare e identificare il pianeta Nettuno (vedi dedica Google).
Nel 1897 muore l’astronomo statunitense Alvan Graham Clark, noto per aver osservato per la prima volta Sirio B (vedi foto) mentre testava un nuovo telescopio rifrattore da 18 pollici.
Nel 1988 avviene la scoperta dell’atmosfera di Plutone (vedi foto) tramite occultazione stellare. La presenza di un’esile atmosfera su Plutone era stata ipotizzata durante un’occultazione stellare osservata il 19 agosto 1985 ed è stata pienamente confermata quando tale fenomeno si è ripetuto il 9 giugno 1988. In questo caso, è stato possibile determinare i principali parametri dell’atmosfera come densità, pressione, temperatura e soprattutto composizione chimica: azoto, con tracce di metano e monossido di carbonio. Dal 1988 in poi, le occultazioni stellari sono state sempre utilizzate per tenere sotto controllo l’atmosfera dell’ex nono pianeta del Sistema Solare: lo studio ne prende in considerazione altre undici, verificatesi tra il 21 agosto 2002 e il 19 luglio 2016. La frequenza con cui questo fenomeno si è presentato nell’arco di 14 anni è dovuta alla posizione assunta da Plutone, che si è venuto a trovare davanti al centro galattico. Con questa messe di dati e con il materiale raccolto da New Horizons, il gruppo di lavoro ha costruito dei modelli informatici con cui ha verificato come l’atmosfera del pianeta nano reagisca alle variazioni della luce solare: ad esempio, l’azoto ne risente particolarmente quando Plutone è distante dal Sole ed è inverno nel suo emisfero nord.
Inoltre, – prosegue Global Science – dal 1988 in poi, è stato riscontrato un aumento di pressione dovuto al riscaldamento del ghiaccio di azoto nella Sputnik Planitia e alle latitudini medio-settentrionali, quando il pianeta nano è più vicino al Sole. Il fenomeno, dopo aver raggiunto il suo picco, dovrebbe attenuarsi nei prossimi anni: secondo i modelli informatici, questa diminuzione sarebbe dovuta al declino della radiazione solare sulla Sputnik Planitia e ad una maggiore condensa dell’azoto nella parte meridionale di quest’area che è più fredda.
In base alle simulazioni, gli studiosi hanno ipotizzato che entro il 2030 l’atmosfera di Plutone dovrebbe congelarsi e svanire; se ciò avvenisse, il pianeta si mostrerebbe particolarmente scintillante a causa del riflesso della luce solare e senza la colorazione rossastra presente in tante immagini scattate da New Horizons. Il gruppo di lavoro intende proseguire il monitoraggio, anche se non potrà più fare molto assegnamento sulle occultazioni stellari perché quando Plutone si allontanerà dal piano galattico questo fenomeno diventerà molto raro (articolo tratto da askanews.it, immagine NASA a sinistra.
Eventi astronautici (fonte astronautinews):
SSTV – MAI-75 Experiment dalle 10:35 – 18:15
In-flight event Financial Times e Samantha Cristoforetti dalle 16:15 – 16:35 Live su NASA TV https://www.nasa.gov/nasalive
Eventi astronomici: il Sole sorge alle 05:34 e tramonta alle 21:10 (Tau), la Luna sorge alle 16:28 e tramonta alle 02:57 (Vir). Simulazione fase lunare: